ABOUT
Enrico Maria Polimanti si muove con sicurezza all’interno di un repertorio che si estende da Lodovico Giustini a Caroline Shaw. “La bellezza timbrica e la capacità comunicativa delle sue esecuzioni” (Jeremy Siepmann) nascono da un approccio sentito, colto e olistico all’arte del suonare. Nelle sue interpretazioni l’aspetto istintivo e quello intellettuale si fondono in modo naturale, con l’intento di aderire al pensiero del compositore.
Si è esibito come solista e in formazioni da camera nelle più importanti città europee e negli Stati Uniti. Ha collaborato con Adrian McDonnell, James Lockhart, Massimo Pradella, Flavio Emilio Scogna, Trio Ludwig, Monesis Ensemble, Francesco Dillon, Andrea Noferini, Giulio Plotino, Marco Serino, Luciano Giuliani, Claudio Cavalletti, Fausto Anzelmo, Mark Kroll, Costantino Mastroprimiano, Marcello Nardis, Lydia Easley, Anna Clementi, Ermanno Veglianti, Angelo Colone, Consorzio Liberi Musicisti, Sandro Cappelletto, Giovanni Scifoni, Gaia Messerklinger.
Ha inciso per le case discografiche Naxos, Brilliant Classics, Tactus e Da Vinci, ricevendo consensi da parte della critica internazionale (American Record Guide, Fanfare, Classics Today, Fono Forum, Klavier.de, Pianist Magazine, Record Geijutsu, Musica). Sue esecuzioni sono state inoltre registrate e trasmesse in Italia (Radio Tre, Radio Vaticana, Radio Classica, Radio Cemat), Francia, Inghilterra, Canada, Stati Uniti, Svizzera, Germania, Nuova Zelanda, Portogallo, Romania e Austria.
Scopri la discografia di Enrico Maria Polimanti







Impegnato nella diffusione della cultura musicale, ha tenuto lezioni presso numerose scuole pubbliche, l’Università “Sapienza” di Roma, l’Università di Macerata, l’Università di Torino, il St. Petersburg College-Florida, la Federazione Italiana di Musicoterapia, il Conservatorio di Santa Cecilia e il Conservatorio Pergolesi di Fermo. Su invito dell’Università di Roma Tre, ha più volte partecipato al ciclo internazionale di conferenze Law and the Humanities con delle lezioni-concerto che vertono sul tema dell’interpretazione musicale e giuridica.
Ha tradotto e curato i libri Beethoven’s Piano Sonatas di Charles Rosen e Robert Schumann di John Daverio e tradotto Chopin vu par ses élèves di Jean-Jacques Eigeldinger, pubblicati in Italia dalla Astrolabio-Ubaldini.
Il suo The Earth has many keys, breve saggio in cui si analizzano lavori di compositori italiani contemporanei basati sulla poesia di Emily Dickinson, nel 2008 è stato selezionato dalla rivista American Literary Scholarship (Duke University Press) tra i contributi stranieri su temi della cultura americana.
Enrico Maria Polimanti si è diplomato presso il Conservatorio di S. Cecilia nella classe di Carla Giudici. Dopo aver vinto la Foundation Scholarship del Royal College of Music ha proseguito gli studi a Londra sotto la guida di Yonty Solomon. Ha partecipato a corsi di perfezionamento tenuti da András Schiff, Dietrich Fischer-Dieskau, Irwin Gage, Trio di Trieste, Riccardo Brengola, Aquiles Delle Vigne, Andrea Coen, Steven Isserlis, Giuseppe Scotese e Kenneth Gilbert.
Vive a Roma con la moglie Valeria e i figli Marco e Clara.
Dicono di me
- “Le escuzioni sono eccellenti”. American Record Guide 2015 (CD Brilliant Classics, Fuchs)
- “Polimanti ha riscoperto l’incantevole mondo dimenticato delle sonate di Giustini”. L. Ciammarughi, Da Benedetti Michelangeli alla Argerich. Trent’anni con i grandi pianisti (Zecchini 2017).
- “Grazie per la stupenda esecuzione”. Caroline Shaw
- “Un mix di muscoli e lavoro artigianale”. L’Unità, Roma
- “La maniera di suonare di Cavalletti e Polimanti è inappuntabile” Fanfare Magazine.
- “Un’esecuzione di grande sensibilità. Ricca di contenuti musicali e intensità”. TimeOut London (Beethoven Sonata Op. 111)
- “Un’esecuzione impeccabile. Il dialogo [del tenore] con il pianoforte è un perfetto gioco di specchi”. L’Adamo 2014 (Winterreise di Schubert con M. Nardis)
- “Polimanti ha interpretato Schönberg, Mozart, Stockhausen e Beethoven con grande raffinatezza”. European Piano Teachers Association news
- “Polimanti si mostra profondo conoscitore della prassi esecutiva dell’epoca, e lo splendido suono del suo moderno pianoforte non fa altro che enfatizzare le geniali intuizioni di Giustini […] Un disco da avere”. ***** Cd Classico 2015, Gabriele Formenti (disco Naxos, Giustini)
- “La realizzazione musicale è impeccabile […] nel trio gli strumenti si fondono in maniera perfetta […] l’andante sostenuto della sonata per violino e pianoforte desta impressione per la profondità e la sincerità di sentimento […] nei Phantasiestücke il suono caldo della viola dà la sensazione di una speciale intimità […] i musicisti eseguono questa musica tardo romantica in modo del tutto appropriato […] fraseggi eleganti, dinamiche sofisticate, vero spirito cameristico e adeguata tecnologia di registrazione fanno di questo disco un contributo assolutamente convincente alla discografia cameristica”. Klassik Magazine 2015 (cd Brilliant Classics, Fuchs)
- “Un cd fantastico”. ***** The Listener, 2011 (CD Naxos, French music for Clarinet & Piano)
- “Forse l’aspetto più importante è il suo senso del rubato, che nasce sempre in maniera naturale dalla musica, invece di essere imposto arbitrariamente dall’esterno. La timbrica è seducente, il cantabile affascinante e chiaramente Polimanti assapora la ricchezza delle armonie […] sa come porgere note ed accordi importanti e, nei passaggi in piano, come inserirli in una cornice di silenzio”. Bedford Journal (De Falla)
Pubblicazioni

John Daverio
ROBERT SCHUMANN
Araldo di una "nuova era poetica"
A cura di Enrico Maria Polimanti

Jean-Jacques Eigeldinger
CHOPIN VISTO DAI SUOI ALLIEVI
a cura di Costantino Mastroprimiano
Traduzione di Enrico Maria Polimanti

Charles Rosen
LE SONATE PER PIANOFORTE
DI BEETHOVEN
A cura di Enrico Maria Polimanti

Aaron Copland
Twelve Poems of Emily Dickinson • Songs

Robert Fuchs
Late Works for Violin, Viola & Piano
Robert Fuchs nacque il 15 febbraio 1847 a Frauental an der Lassnitz, in Stiria, non lontano dall’attuale confine tra Austria e Slovenia. Era il più giovane di tredici figli e come il fratello maggiore Johann Nepomuk, il quale svolse con successo la carriera di direttore d’opera, Robert fu un bambino assai portato per la musica. [..]

The Earth Has Many Keys
Cinque compositori italiani e
la poesia di Emily Dickinson
di Enrico Maria Polimanti
Nel libro del 1992 Musicians wrestle everywhere: Emily Dickinson and Music, Carlton Lowenberg fornisce un elenco di 1615 lavori basati sui testi di Emily Dickinson, composti, dal 1896 a quella data, da 276 musicisti. [..]